DOVE SI PARLA DI...

cucina, gatti, casa, e mille altre cose...ricette (dolci e un po' di salato), ma anche di gatti, libri, natura e tanto altro.


venerdì 30 settembre 2011

Una bella esperienza

Come vi avevo preannunciato in un post precedente dedicato alla mia collezione di casette per uccelli (questo), oggi finalmente vi racconto delle cinciallegre che hanno nidificato in una di queste.
La casetta in questione è la più semplice tra quelle che abbiamo, segno che le cinciallegre non guardano tanto l'estetica quanto la praticità! Sicuramente il fatto che fosse la più lontana dal punto dove siamo noi ha contribuito al suo fascino. Avevamo osservato che vicino al foro di entrata erano comparsi dei segni, come di usura.


Così abbiamo cominciato a tenerla d'occhio e abbiamo notato un gran via vai da parte di un uccellino (in realtà erano due ma all'inizio pensavamo fosse uno solo) che abbiamo poi identificato come una cinciallegra.
Nonostante i vari appostamenti per cercare di fotografarla mentre usciva dalla casetta l'unico risultato (alquanto scarso) ottenuto è il seguente:


Nel cerchietto si vede, molto mossa, la cincia che prende il volo.
Un po' meglio è andata la foto mentre fa capolino dal nido:


Dopo una decina di giorni abbiamo cominciato a sentire dei flebili pigolii che venivano dalla casetta. Con il passare dei giorni si sentiva chiaramente cambiare il timbro di voce, che si faceva man mano più deciso. Nel giro di una quindicina di giorni i pigolii si sono trasformati in un coro di cinguettii, diversi dal verso degli adulti ma non più come quello degli uccellini implumi. Seguivamo con attenzione l'evolversi della nidiata e ci siamo accorti che ogni volta che uno degli adulti doveva far ritorno alla casetta e noi eravamo nei dintorni, quello si fermava su un ramo della pianta lì vicino e faceva un verso particolare, che abbiamo capito essere un grido d'allarme. Non rientrava finchè la strada non era libera. Ovviamentre abbiamo cercato di non stare troppo tra i piedi... Un po' più difficile è stato gestire i gatti, che stazionavano un bel po' di tempo sotto il nido: ogni volta che sentivamo il grido d'allarme dovevamo andare a far sloggiare qualche gatto. Insomma, abbiamo avuto anche noi il nostro bel daffare! Sono rimasta impressionata nel vedere quante volte i genitori portano il cibo ai piccoli: da quando sorge il sole, fino alle ultime luci, fanno centinaia di voli.
Un giorno abbiamo notato che uno dei piccoli faceva capolino: era sicuramente il più coraggioso, tant'è vero che siamo riusciti ad avvicinarci parecchio per fotografarlo. Si notano i colori più chiari, non ancora da adulto:


Sotto un altro scatto al primo che poi ha lasciato il nido:


Nel giro di un paio di giorni anche altri due o tre hanno preso il volo. Vedevamo i genitori volargli intorno nel loro primo volo e richiamarli dall'alto di una pianta. Alla fine ne è rimasto uno che abbiamo soprannominato "Braveheart", cuore coraggioso. Lo si vedeva fare capolino decine di volte ma non si decideva a partire: alla fine, dopo qualche giorno ha raccolto il coraggio necessario e si è buttato. Dopo che anche l'ultimo è andato il nido è stato abbandonato. Spero che un altr'anno tornino a nidificare qui perchè è stata una bellissima esperienza.
Almeno per noi... Ecco come ho immaginato che l'abbiano vissuta loro:







A tutte le piccole cinciallegre che abbiamo visto tuffarsi fiduciose nella vita, un augurio: che non incontriate mai nessuno che, invidioso del vostro volo, cerchi di porvi fine (vigliaccamente imbracciando, magari, un fucile...).





domenica 25 settembre 2011

No alla caccia

Come ogni anno i cacciatori (purtroppo) ricominciano a perpetrare le loro stragi legalizzate di poveri animali innocenti e indifesi. E dal momento che non bastano loro le molte specie incluse nell'elenco degli animali "cacciabili", sfogano i loro istinti bestiali anche su altri animali: primo giorno di caccia, notizia comparsa sul giornale dell'alessandrino, "Il Piccolo". Un giovane gatto torna a casa moribondo dopo essere stato impallinato a DISTANZA RAVVICINATA e nonostante le cure prestategli è morto poco dopo, naturalmente tra atroci sofferenze. Non c'è dubbio: l'atto è stato compiuto deliberatamente. E chissà quanti sono gli animali domestici che semplicemente spariscono perchè muoiono sul colpo o non riescono a tornare a casa. Nonostante i continui incidenti di caccia (ogni anno qualche cacciatore viene impallinato da un suo "collega", cosa, peraltro, che mi fa provare una immensa gioia) sembra proprio che questo "sport" (???)  non si debba mettere in discussione. E che questi "amanti della natura" debbano continuare a girare indisturbati in proprietà private e zone dove la caccia è vietata (per esempio nel bosco accanto a casa mia, visti con i miei occhi) consapevoli del fatto che intanto, prima che un organo competente arrivi a multarli, loro fanno in tempo ad andarsene indisturbati.
Beh, io voglio gridarlo: BASTA CON LA CACCIA!
E spero che si arrivi un giorno a limitare, se non a eliminare del tutto, questo scempio.
Vorrei citare una vignetta di Vauro che mi è sempre piaciuta molto e che il Top ha messo sul suo profilo di FB : questa .
Ma il nostro contributo lo diamo con una nostra vignetta personale ideata da me ma, per questa volta, realizzata solo dal Top.



E forse, e dico forse, potrei accettare la caccia solo nel caso in cui anche gli animali potessero imbracciare a loro volta un fucile e difendersi sparando ai loro aggressori. Ma a ben pensarci, se l'unico animale che ha concepito una cosa come la guerra è l'uomo, un motivo ci sarà...

domenica 4 settembre 2011

Una poesia al mese -settembre

In questa piovosissima giornata di inizio settembre vi voglio offrire una splendida poesia della mia amata Sibilla Aleramo.
Per gustarla al meglio, vi consiglio di accompagnarla a una buona tazza di cioccolata calda...



Le mie mani,
ricordando che tu le trovasti belle,
io accorata le bacio,
mani, tu dicesti,
a scrivere condannate crudelmente,
mani fatte per più dolci opere,
per carezze lunghe,
dicesti, e fra le tue le tenevi
leggere tremanti,
or ricordando te
lontano
che le mani soltanto mi baciasti
io la mia bocca piano accarezzo.

                                                                                             (Sibilla Aleramo)



E se vi ho fatto venire voglia di cioccolata calda, vi offro, per pura generosità, la ricetta:

CIOCCOLATA CALDA (cottura al microonde)
Ingredienti per due persone:
300 gr di latte di soia alla vaniglia (o altro latte vegetale a scelta)
15 gr di amido di mais (maizena)
20 gr di cacao amaro
zucchero a piacere (io quattro cucchiaini)

Imbranatometro (se non sai cos'è, leggi qui) : 

In una ciotola che vada nel microonde mettete il cacao, la maizena e lo zucchero. Aggiungete solo una parte del latte e mescolate bene per togliere tutti i grumi. Diluite con il restante latte e fate cuocere al massimo della potenza nel microonde, per circa quattro minuti. Dovete mescolare ogni tanto (all'inizio ogni trenta secondi, man mano che si scalda più spesso, quando inizia ad addensarsi controllate ogni dieci secondi).
Versate in due tazze e se volete potete spolverizzare con cannella.